Come saprai, nell’ambito del gioco in Borsa, è possibile sfruttare due tipi di analisi per dare luogo alle più efficaci strategie che possono portarti ad investire con successo. Ovviamente, sto parlando dell’analisi tecnica e dell’analisi fondamentale: la prima, tra le due, è quella probabilmente più adatta anche ad un trader alle prime armi. Chi la utilizza si avvale spessissimo di alcuni strumenti detti oscillatori, considerati una valida alternativa al trend-following, ovvero ad una strategia che si basa solo sull’identificazione del trend in atto. Oggi voglio spiegarti una tecnica di previsione basata esattamente su un oscillatore, ovvero l’indicatore RSI.
Gli oscillatori risultano molto utili soprattutto nei casi in un cui un prezzo non abbia preso una direzione ben definita, ovvero quando ci si trova in una situazione di trend laterale. L’indicatore RSI, acronimo di “relative strenght index”, ti aiuta a misurare i cambiamenti dei prezzi, al fine di stabilire se quello che stai seguendo si trova in una condizione di ipercomprato o ipervenduto. Faccio un piccolo passo indietro per ricordarti che una fase di ipercomprato si ha quando l’oscillatore taglia al rialzo un valore predefinito e, da quel momento, ci si attende un’inversione del trend al ribasso. Al contrario, una fase di ipervenduto si ha quando un oscillatore taglia al ribasso un altro valore predefinito, facendo ipotizzare un’inversione di tendenza al rialzo.
La definizione italiana di questo strumento è “indice di forza relativa” e si tratta di un oscillatore che viene applicato allo studio dei grafici, consentendoti di avere segnali di acquisto o di vendita. Prima di andare avanti ed entrare nel vivo della strategia, voglio ricordarti che fare trading con le valute o in qualsiasi altro ambito legato ai mercati finanziari, presuppone un investimento di capitale che, senza la giusta gestione, anche in termini di tecniche di previsione, sarai condannato a perdere: il Forex non è una scommessa.
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Indicatore RSI: esempio di applicazione nel Trading Forex
Come ho accennato sopra, gli oscillatori vengono applicati allo studio dei grafici; occorre però fare una piccola precisazione in merito a questa affermazione, ovvero che gli oscillatori vengono generalmente studiati in un grafico a parte rispetto a quello principale che riporta il trend, posto esattamente sotto quest’ultimo, per avere una visuale d’insieme più immediata e, di conseguenza, di maggiore efficacia. Di seguito, l’immagine di come appare l’indicatore RSI applicato ad un grafico di analisi tecnica.
In primo luogo, voglio rassicurarti che, qualsiasi sia la piattaforma di trading forex da te utilizzata, per aggiungere l’indicatore RSI al tuo grafico, basterà semplicemente cliccare con il mouse sull’apposita funzione di inserimento.
A questo punto, entriamo nel vivo della strategia: ciò che devi innanzitutto tenere in considerazione è che questo oscillatore viene impostato automaticamente a 14 periodi (ovvero ti mostrerà i dati relativi a 14 sessioni di mercato). Ne deriva che, se tu volessi investire nel breve periodo, ti conviene abbassare il numero di sessioni, in modo coerente con il tipo di operazione che andrai a compiere. Stesso discorso vale per il lungo termine. Dopo aver considerato i periodi, dovrai prendere come riferimento i valori intorno ai quali oscilla, appunto, il nostro indice di forza relativa, che vanno da 0 a 100.
Adesso, osserva la seguente immagine:
Ricordi cosa ti ho detto prima in merito alle fasi di ipercomprato e ipervenduto del prezzo? Bene, aggiungiamo a quanto detto alcuni dettagli relativi ai valori dell’oscillatore e ne deriverà che:
- Fase di ipercomprato: avviene quando il relative strenght index tocca un punto del grafico superiore al valore 70. Si tratta di una fase di mercato in cui il prezzo può essere definito “gonfiato”, ovvero viene scambiato ad una cifra superiore al suo valore, ed è quindi destinato a scendere. Ciò significa che dovrai concentrarti sui movimenti immediatamente successivi a questa fase poiché, come detto, è molto probabile che avrà luogo un ribasso.
- Fase di ipervenduto: avviene quando l’indice di forza relativa tocca un punto sul grafico inferiore al valore 30. Al contrario di ciò che succede per una fase di ipercomprato, in questo caso l’asset risulta “deprezzato” ovvero i prezzi sono inferiori al loro reale valore e ci si attende, di conseguenza, un rialzo.
Come puoi notare dall’immagine, l’indicatore RSI ti mostra in modo molto intuitivo le condizioni dei prezzi e ti sarà quindi molto semplice individuare le due fasi sopradescritte.
Ulteriore conclusione è che, una volta che l’oscillatore tornerà a muoversi nei valori compresi tra 30 e 70, il prezzo avrà raggiunto il suo valore reale. Ma non è finita qui: osservando i movimenti dell’indicatore dovrai considerare che un eventuale taglio in prossimità del valore 50 significa che da lì a breve il prezzo si muoverà o verso l’alto o verso il basso, avvicinandosi alle fasi di ipercomprato e ipervenduto, quindi devi fare molta attenzione ai movimenti dell’asset se vuoi aprire una posizione nel momento potenzialmente più proficuo.
L’indice di forza relativa e le divergenze: accoppiata vincente
Se vuoi operare nel forex con ancora maggiore certezza, ti suggerisco di associare la strategia dell’indicatore RSI alle divergenze.
Le divergenze sono dei segnali che è possibile riscontrare in quasi tutti i grafici di analisi tecnica, e si tratta di strumenti molto utili per capire quando, con molta probabilità, sta per verificarsi un’inversione di tendenza. Cosa significa, quindi, associare il relative strenght index alle divergenze? E’ molto semplice e te lo spiego subito. Osserva l’immagine di seguito:
Una divergenza si ha quando i prezzi del grafico del trend si muovono in una certa direzione, mentre l’oscillatore applicato al grafico si muove nella direzione opposta. Nell’immagine, le due linee nere rappresentano esattamente questa situazione. Se riscontri questa condizione, come ti dicevo, significa che è molto probabile che avvenga un’inversione del trend e ti consiglio, se ne conosci l’utilizzo, di controllare tale possibilità anche con altri strumenti di trading. Voglio ricordarti, in questo contesto, che determinare in anticipo un’inversione può consentirti di aprire una posizione con una certezza quasi totale che la stessa ti porterà a raggiungere ottimi profitti.
In conclusione, come avrai capito, l’utilizzo dell’indicatore RSI è molto semplice anche per un trader alle prime armi, e la strategia che ne deriva può essere anche piuttosto efficace. Tuttavia, ricorda che per quanto questa tecnica di previsione possa statisticamente portare a buoni risultati, si tratta pur sempre di un oscillatore, ovvero di uno strumento che può generare anche falsi segnali ed indurti nell’errore, con la conseguente perdita del tuo capitale. Per questo motivo, ti consiglio di utilizzare questa strategia avvalendoti anche di altri strumenti di analisi, per una tua sicurezza e certamente anche per investimenti più proficui.