Non sono pochi gli investitori che affermano di ottenere ottimi guadagni nel trading forex grazie all’utilizzo degli oscillatori per le proprie strategie. Voglio innanzitutto ricordarti che, in ambito finanziario, gli oscillatori rappresentano un tipo di indicatori che possono aiutarti ad individuare un trend, a monitorarlo o a prevedere una possibile inversione. Tra gli oscillatori più utilizzati vi è, senza dubbio, l’indicatore stocastico, con il quale potrai concentrarti, in particolar modo, sui prezzi minimi e massimi toccati da un asset durante una determinata sessione di mercato.
Andare ad analizzare i prezzi minimi e i prezzi massimi di un asset significa, contemporaneamente, individuare quelle zone nelle quali il prezzo entra in una condizione di ipercomprato o di ipervenduto. Anche qui, apro una breve parentesi per spiegarti (o ricordarti nel caso in cui tu lo sappia già), che un prezzo ipercomprato rappresenta un valore al di sopra del reale valore del prezzo stesso. Al contrario, la condizione di ipervenduto indica che un prezzo viene scambiato ad un valore inferiore rispetto a quello che dovrebbe avere.
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Indicatore stocastico: esempio di strategia applicata al forex trading
Come ho detto nelle righe iniziali di questa guida, lo Stochastic Oscillator (questo è il suo nome in inglese) viene utilizzato maggiormente per le operazioni finanziarie nel breve periodo, ma può risultare efficace ed utilizzabile anche per le transazioni lunghe. Entro subito nel vivo della strategia e ti mostro il seguente grafico:
L’indicatore stocastico, come puoi vedere, verrà applicato ad un grafico sottostante quello principale. Come per altri indicatori e oscillatori, i suoi valori vanno da 0 a 100. Se nel grafico vedrai il prezzo toccare valori superiori a 70, allora sarai difronte ad una condizione di ipercomprato, con conseguente possibilità che a breve possa verificarsi un’inversione del trend al ribasso. Se invece il prezzo tocca valori inferiori a 30, la situazione che osserverai corrisponderà ad una condizione di ipervenduto, e quindi potresti dedurre l’imminente arrivo di un’inversione al rialzo. Nei valori compresi tra 30 e 70, generalmente il prezzo si trova in una condizione normale per la quale è possibile confermare il trend in atto.
Impostando l’indicatore stocastico nel grafico, andrai a scegliere un determinato periodo di riferimento per il quale considererai il prezzo massimo e il prezzo minimo. Quando il prezzo che stai seguendo si avvicina al prezzo massimo preso in considerazione, allora la tendenza rialzista dello stesso potrà rafforzarsi. Al contrario, se il prezzo si avvicina al valore minimo di riferimento, è molto probabile che le tendenza si fortificherà al ribasso.
Avrai certamente notato, sul grafico, la presenza di due linee: queste vengono chiamate K% e D%, e sono il risultato di due calcoli distinti che ti vado subito a spiegare. A livello di formula, i calcoli sono i seguenti:
- K%= 100*[(C -L)/(H – L)]
- D%= 100(S/s)
Ti spiego, quindi, il significato dei termini delle formule sovrascritte: C indica il prezzo di chiusura, L è il prezzo minimo registrato nell’arco temporale scelto, H è invece il prezzo massimo, mentre S rappresenta la somma dei valori registrati nei giorni che intercorrono tra C e L, ovvero tra il prezzo di chiusura e il minimo del periodo. C’è infine la s (in minuscolo), che sta ad indicare la somma dei valori registrati nei giorni che intercorrono tra il prezzo massimo e il minimo, ovvero tra H e L.
Stabilito questo, ti mostro un’altra immagine attraverso la quale potrai capire meglio a cosa servono le linee K% e D%:
La linea K%, essenzialmente, misura il trend: valori alti corrispondono ad un trend rialzista, mentre se verranno registrati valori bassi di una certa entità, la tendenza sarà certamente ribassista. La linea D% sta ad indicare, invece, la media degli ultimi risultati generati dalla linea K%. Le variabili C, L, H, S e s possono ovviamente cambiare in base al numero dei giorni del periodo scelto e di conseguenza anche il valore di D% e K% cambierà a fronte del diverso valore delle suddette variabili.
Stocastico e divergenze
Dopo aver fatto un po’ di pratica con l’indicatore stocastico e aver preso confidenza con i mercati e con altri strumenti di analisi tecnica, ti accorgerai che una strategia forex vede nettamente aumentare le proprie probabilità di riuscita lì dove un investitore è in grado di combinare più strumenti. Un esempio è l’utilizzo in contemporanea dell’oscillatore stocastico e della tecnica delle divergenze. Ti ricordo subito che una divergenza avviene quando il grafico principale mostra una determinata tendenza, mentre il grafico dell’indicatore segnala un trend di direzione opposta.
L’immagine che ti ho appena mostrato rappresenta esattamente un caso di divergenza individuata grazie all’indicatore stocastico. Perché è importante individuare una divergenza? La risposta è semplice e immediata: il verificarsi di una divergenza, spessissimo indica una possibile imminente inversione del trend che può essere sfruttata dall’investitore per ottenere profitti anche molto alti. Come puoi vedere dal grafico, subito dopo la divergenza, effettivamente, il trend ha invertito la propria tendenza in modo netto.
Quando utilizzi un grafico con l’oscillatore stocastico, una divergenza si verifica generalmente quando la linea D% si trova in un’area estrema mostrando un andamento diverso rispetto a ciò che sta avvenendo nel grafico principale. Il segnale di entrata sul mercato si verifica quando la linea K% più veloce incrocia la linea %D.
Una cosa che devi sapere, oltre a quelle dette finora, è che l’oscillatore stocastico può essere di diversi tipi, e i più comuni sono 3:
- Stocastico lento
- Stocastico veloce
- Stocastico completo
La differenza sostanziale tra le tipologie sta nel fatto che quello lento è meno influenzato dai movimenti del prezzo, di conseguenza può essere considerato più affidabile di quello veloce in quanto genererà certamente un minor numero di falsi segnali. Lo stocastico completo è una variante di quello lento.
Per concludere, voglio farti alcune raccomandazioni: l’indicatore stocastico è affidabile, anche se non al 100%. Per tale motivo, prima di utilizzarlo devi accertarti di aver imparato ad individuare con precisione le aree di ipercomprato e ipervenduto, magari facendo un po’ di pratica con un conto demo. Ricordati anche che si tratta di un oscillatore che può generare falsi segnali, quindi non essere spregiudicato: la migliore strategia, anche nel trading forex, sarà sempre l’intelligenza.